Gilda, 'non è stato capito senso del nostro ricorso al Tar' (v. 'Prof sostegno scelto da famiglie...' delle ore 13.40) (ANSA) - ROMA, 26 MAG - "Riteniamo che le sentenze si rispettino ma probabilmente non è stato capito il senso del ricorso che abbiamo presentato". Così il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Vito Carlo Castellana, sulla decisione del Tar "di respingere l'istanza cautelare presentata contro il decreto ministeriale 32/2025 che lascia alle famiglie la decisione di confermare o meno il docente di sostegno". "Siamo convinti che la continuità didattica deve essere garantita ma non in questo modo - prosegue - Se si procederà con questa misura, che prevede la richiesta di conferma del docente da parte della famiglia, la questione non sarà risolta, al contrario, avremo problemi di contenziosi e di un carico burocratico maggiore per le scuole e uffici scolastici, paralizzando in alcuni casi le nomine, dal momento che la scuola si regge solo sui docenti non di ruolo".
Per la Gilda degli Insegnanti "la continuità didattica si garantisce solo trasformando i posti in deroga in posti in organico di diritto, e successivamente stabilizzandoli. Valuteremo comunque di tutelare caso per caso i docenti che verranno danneggiati", conclude Castellana.