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Pubblicazione diario prove scritte Concorso Ordinario Scuola Secondaria

l 23 febbraio,  sul sito del Ministero dell’Istruzione e degli Uffici scolastici regionali,  è stato  pubblicato il diario delle prove scritte del concorso ordinario bandito nel 2020, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Potranno partecipare solo i candidati che hanno prodotto domanda entro i termini di scadenza nel luglio 2020.

  La prova  scritta si svolgerà nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli Uffici   scolastici regionali competenti per territorio.   L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, sarà comunicato dagli USR presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove, tramite avviso pubblicato nei rispettivi albi e siti  internet.   L’avviso avrà valore di notifica a tutti gli effetti.  

Si ricorda che la prova scritta, computer-based, consisterà nella somministrazione di 50 quesiti a risposta multipla ( quattro risposte, di cui solo una corretta) sulle discipline riguardanti alla classe di concorso che verteranno sui programmi previsti dall’allegato A al decreto del Ministro dell’istruzione n° 326 del 2021.

  La prova orale consisterà nella simulazione di una lezione che deve contenere la progettazione di un’attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle tecnologie; 24 ore rispetto al giorno fissato per la prova orale, il candidato estrarrà l’argomento da trattare.   Per alcune classi di concorso sarà prevista una prova pratica (cfr. allega A decreto 326 del 2021).   Il superamento di TUTTE le prove concorsuali, attraverso il conseguimento dei punteggi minimi, costituirà l’ABILITAZIONE ALL’INSEGNAMENTO per le medesime classi di concorso.   NOTA BENE. Il calendario non comprende tutte le classi di concorso per cui è stata bandita la procedura: nell’avviso si precisa che le date relative allo svolgimento delle prove per le classi di concorso al momento non considerate verrà comunicato successivamente, previa pubblicazione del relativo avviso in Gazzetta Ufficiale.
01/03/2022

CONCORSO STRAORDINARIO TER

CONCORSO STRAORDINARIO TER Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 9 settembre il DPCM che autorizza il Ministero dell'istruzione e del merito, per l'anno scolastico 2023/2024, all'avvio delle procedure concorsuali (c.d. concorso straordinario ter)  per n. 30.216 posti di personale docente, di cui n. 21.101 su posto comune e n. 9.115 su posto di sostegno. I requisiti per il posto comune sono:
  • abilitazione per la specifica classe di concorso; oppure
  • tre anni di servizio negli ultimi cinque, entro il termine di presentazione della domanda, svolti presso le scuole statali, anche non continuativi, di cui almeno uno specifico; oppure
  • laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022
Per gli ITP (tabella B del DPR 19/2016):
  • abilitazione per la specifica classe di concorso; oppure
  • diploma di accesso alla classe di concorso.
Per posti di sostegno:         diploma di specializzazione conseguito ai sensi del DM n. 249/2010 per il grado richiesto.  
14/09/2023

Pubblicazione diario prove scritte Concorso Ordinario Scuola Secondaria

Il 23 febbraio,  sul sito del Ministero dell’Istruzione e degli Uffici scolastici regionali,  è stato  pubblicato il diario delle prove scritte del concorso ordinario bandito nel 2020, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Potranno partecipare solo i candidati che hanno prodotto domanda entro i termini di scadenza nel luglio 2020.

  La prova  scritta si svolgerà nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli Uffici   scolastici regionali competenti per territorio.   L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, sarà comunicato dagli USR presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove, tramite avviso pubblicato nei rispettivi albi e siti  internet.   L’avviso avrà valore di notifica a tutti gli effetti.  

Si ricorda che la prova scritta, computer-based, consisterà nella somministrazione di 50 quesiti a risposta multipla ( quattro risposte, di cui solo una corretta) sulle discipline riguardanti alla classe di concorso che verteranno sui programmi previsti dall’allegato A al decreto del Ministro dell’istruzione n° 326 del 2021.

  La prova orale consisterà nella simulazione di una lezione che deve contenere la progettazione di un’attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle tecnologie; 24 ore rispetto al giorno fissato per la prova orale, il candidato estrarrà l’argomento da trattare.   Per alcune classi di concorso sarà prevista una prova pratica (cfr. allega A decreto 326 del 2021).   Il superamento di TUTTE le prove concorsuali, attraverso il conseguimento dei punteggi minimi, costituirà l’ABILITAZIONE ALL’INSEGNAMENTO per le medesime classi di concorso.   NOTA BENE. Il calendario non comprende tutte le classi di concorso per cui è stata bandita la procedura: nell’avviso si precisa che le date relative allo svolgimento delle prove per le classi di concorso al momento non considerate verrà comunicato successivamente, previa pubblicazione del relativo avviso in Gazzetta Ufficiale.
01/03/2022

Autonomia differenziata, sindacati al Senato: la scuola rimanga nazionale

Roma, 12 settembre – Nella giornata di oggi, le organizzazioni sindacali della scuola FLC CGIL, UIL Scuola RUA e Federazione GILDA Unams in audizione insieme al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale presso la I Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e dell’Interno, hanno presentato le proprie memorie sul disegno di legge di iniziativa popolare sull’autonomia differenziata che prevede una riscrittura degli articoli 116 e 117 della Costituzione con l’introduzione di una clausola di supremazia della legge statale e lo spostamento di alcune materie alla potestà esclusiva dello Stato, a sostegno del quale sono state raccolte 100mila firme di cittadine e cittadini italiani.

 

Graziamaria Pistorino per la FLC CGIL, Roberto Garofani per UIL Scuola RUA e Orazio Ruscica della Federazione GILDA Unams, si sono soffermati sui pericoli dell’autonomia differenziata per il sistema di istruzione. Qualunque ipotesi di regionalizzazione infatti, produrrebbe una disgregazione del sistema nazionale con la creazione di tanti sistemi educativi di istruzione e formazione, quante saranno le Regioni che dovessero chiedere maggiore autonomia. Ciò rappresenterebbe la fine dell’obiettivo, tuttora incompiuto, di garantire pari trattamento ad ogni studente e alunno del Paese nell’esercizio del diritto all’istruzione.

 

I tre dirigenti sindacali hanno argomentato inoltre, i pericoli connessi ad un organico regionale del personale delle scuole con concorsi regionali per i docenti, il personale ATA e la dirigenza scolastica. Si arriverebbe inevitabilmente a contratti regionali e stipendi differenti in base al territorio e si determinerebbe la fine della mobilità del personale su tutto il territorio, poiché la regolamentazione degli spostamenti verrebbe definitivamente sottratta alla negoziazione nazionale.

 

La frammentazione del sistema scolastico in 21 sistemi di istruzione diversi, con programmi decisi autonomamente dalle Regioni e sottoposti alle diverse linee di indirizzo politico di chi governa pro-tempore, comprometterebbe irrimediabilmente la libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione oltre che il valore legale del titolo di studio. Rappresenta dunque, un pericolo per l’unità stessa del Paese.

 

Pertanto, concludono i tre sindacalisti: “Ribadiamo un chiaro NO al frazionamento e alla diversificazione territoriale della scuola, perché l’istruzione pubblica è un pilastro della coesione e dell’unità del Paese, e perché indebolirlo infliggerebbe un colpo pesantissimo alla stessa identità nazionale”.

 

 

14/09/2023