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GIORNATA MONDIALE INSEGNANTE, GILDA: VALORIZZARE LA SCUOLA E LA PROFESSIONE

In concomitanza con la trentesima giornata mondiale dell’insegnante, istituita nel 1994 dall’UNESCO e che viene celebrata ogni anno il 5 ottobre, la Gilda degli Insegnanti celebra anche quest’anno il ruolo centrale e fondamentale dei docenti nella formazione dei giovani. L’obiettivo è quello di far riflettere istituzioni e famiglie in merito alle difficili condizioni di lavoro cui sono sottoposti i docenti.

Quest’anno, il tema principale del convegno organizzato dalla Gilda è stato il dibattito sull’Autonomia Differenziata, cui hanno preso parte Massimo Villone, politico e costituzionalista, Professore emerito di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Napoli, Federico II e Marina Calamo Specchia, Professoressa ordinaria di Giustizia costituzionale comparata presso l’Università degli Studi di Bari.
Se l’autonomia differenziata verrà realizzata, andrà a disgregare il sistema scolastico e ad acuire i divari già esistenti tra scuole di regioni diverse. Quello della scuola pubblica statale è un sistema già messo a dura prova negli anni da un’autonomia scolastica che in molti casi non garantisce parità di diritto all’istruzione. Situazione che spesso è evidente anche tra istituti scolastici che insistono nello stesso territorio.
La legge Calderoli porterà sicuramente una disgregazione culturale e rischia di minare la libertà d’insegnamento e il diritto all’istruzione sanciti dalla Costituzione Italiana, con un inevitabile ulteriore impoverimento della scuola pubblica statale.
Vito Carlo Castellana

08/10/2024

Vito Carlo Castellana eletto coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti

Eletto a larga maggioranza dei delegati presenti durante la consueta assemblea che quest'anno li ha riuniti a Salerno, Vito Carlo Castellana è il nuovo coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti. Lo rende noto lo stesso sindacato in una nota.
''Il ruolo del sindacato negli anni è stato confuso con quello di patronato. Aderire alla Gilda degli Insegnanti ha invece una forte valenza politica ed emotiva, lontana dalle logiche di partito, con a cuore soprattutto la tutela della Professione Docente'', ha detto il neo eletto coordinatore nazionale Vito Carlo Castellana.

In cima alla lista degli obiettivi che Castellana ha illustrato nel suo programma, c'è sicuramente, in continuità con il lavoro perseguito negli anni sotto la direzione di Rino Di Meglio, continua la nota, la richiesta di un'area di contrattazione separata per la docenza, permettendo la valorizzazione della specificità della professione.
Altro punto fondamentale è stabilire i limiti d'azione del potere dato ai dirigenti con l'autonomia scolastica, che ''in questi anni - afferma Castellana - ha posto un freno alla qualità della pubblica istruzione, decretando il successo della scuola 'supermarket', dove si hanno dei clienti da soddisfare e enormi difformità di offerta formativa sul territorio''. Nel programma presentato durante l'assemblea c'è anche la richiesta di istituire un Consiglio superiore della Docenza, che valorizzi il ruolo dell'insegnante e limiti tutte le problematiche che si verificano nelle scuole. Inoltre, ''per una scuola che punti piú al merito, occorre avviare un percorso, di concerto con la politica e il ministero, volto ad azzerare le innumerevoli pratiche burocratiche che assorbono tempo prezioso ai docenti, allontanandoli dalla didattica'', ha detto Castellana.

Tra gli obiettivi, il neo eletto coordinatore nazionale Vito Carlo Castellana intende rivedere il ruolo del Dirigente Scolastico e ridare un ruolo alla figura del preside, con la sua elezione diretta da parte del collegio docenti. A garanzia di un'istruzione di qualità , c'è poi il tema delle retribuzioni. La valorizzazione della figura dell'insegnante, passa anche da un'adeguata retribuzione. ''Occorre adeguare gli stipendi dei docenti italiani, sottoposti ad una mole di lavoro ben superiore, alla media degli stipendi europei. Un investimento che aumenti di almeno il 15/20% gli stipendi. Infine, in tema di pensioni, a tutela della nostra categoria - conclude Castellana - occorre abbassare i limiti d'età pensionabile degli insegnanti, portandola ai livelli antecedenti la riforma Fornero e permettendo inoltre ai docenti negli ultimi anni di carriera, di impiegare metá dell'orario cattedra in attivitá didattiche, e l'altra metá in attività tutoraggio per i colleghi piú giovani''.

(Red-Cro/Adnkronos)
ISSN 2465 - 122
04-OTT-24 20:56 .

 

Congratulazioni dalla Gilda degli Insegnanti - Federazione Gilda - Unams di BENEVENTO . Auguri di buon lavoro!

 

05/10/2024

La nostra Coordinatrice Provinciale non è piu' tra noi

Il Direttivo Provinciale  e tutti gli iscritti con immenso dolore annunciano la dipartita  della Coordinatrice Provinciale

Prof.ssa Colomba Donnarumma

A lei tutta  la nostra riconoscenza e gratitudine per lo straordinario impegno e i quotidiani sacrifici che ha sempre  profuso per il bene della  Scuola, in particolare del Sannio.

27/09/2024

CCNI FMOF 2024/2025: la FGU Gilda Unams non firma!

 

Si è concluso l’incontro tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati firmatari del CCNL sulla trattativa per stabilire i criteri di ripartizione alle scuole delle risorse finanziarie del FMOF (Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa) relativo all’anno scolastico 2024/2025.

 

Non avendo trovato riscontro delle richieste inviate sia alla fine di luglio ma ancor prima in sede di trattativa per il CCNL, la federazione Gilda-Unams ha deciso di non sottoscrivere il CCNI FMOF.

 

Nello specifico si era fatta richiesta di suddividere il FIS a monte tra docenti e ATA; che le risorse fossero prioritariamente orientate alle attività didattiche, come recita l’art. 88 del CCNL 2006/2009 ancora in vigore; che si aumentassero le risorse per le ore eccedenti del primo ciclo, senza decurtare quelle a disposizione del secondo ciclo; che si aumentassero le risorse per i corsi di recupero e/o di potenziamento.

 

Inoltre, la Federazione Gilda-Unams ha constatato come l’aumento delle risorse del FMOF è inferiore al 5% quando il CCNL ha previsto aumenti del 10%, dunque un numero consistente di personale presterà la sua opera senza una retribuzione adeguata o, nel peggiore dei casi, con una retribuzione forfettaria.

 

La Delegazione Gilda-Unams

27/09/2024