Ultime notizie

AUTONOMIA DIFFERENZIATA: Seminario di formazione

E se domani ci trovassimo regionalizzati?”, il 30 marzo a Brescia seminario sull'Autonomia Differenziata

Iniziativa del CDC con FGU, FLC Cgil, UIL Scuola RUA. L'appello: firmate la proposta di legge contro la regionalizzazione

29 Marzo 2023

“E se domani ci trovassimo regionalizzati?” è il titolo del seminario di formazione organizzato dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (CDC) insieme con Federazione GILDA-Unams, FLC Cgil, UIL Scuola RUA, in programma domani 30 marzo, dalle ore 08 alle ore 12, a Brescia nell’aula magna ITC Abba Ballini (via Tirandi, 3).

 

Coordinati dall’insegnante Giulia Venia, (CDC Brescia), discuteranno di Autonomia Differenziata e degli scenari legati all’istruzione pubblica i professori Saverio Francesco Regasto, Ordinario diritto pubblico comparato dell’Università di Brescia, e Massimo Villone, Emerito di diritto costituzionale all’Università Federico II di Napoli, il coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams Rino Di Meglio, il segretario generale della Flc-Cgil Francesco Sinopoli, il segretario generale della Uil-Scuola RUA Giuseppe D’Aprile, il segretario generale della Flc-Cgil Lombardia Massimiliano de Conca, il membro della segreteria regionale Lombardia della UIL Scuola Rua Francesco Guadagno e Gianluigi Dotti della direzione provinciale di Brescia della Federazione Gilda-Unams.

 

I relatori, alla luce del dettato costituzionale, indagheranno sul tema dell’Autonomia Differenziata e le conseguenze che la sua attuazione potrebbe produrre nel sistema della pubblica istruzione.

 

Utilizzando le chiavi di lettura giuridica, economica, storica, sociale i relatori e gli esponenti sindacali cercheranno di rispondere alle domande: che futuro avrebbe la scuola se l’Autonomia Differenziata fosse approvata? Quali conseguenze per gli insegnanti? Quali prospettive o rischi per studentesse e studenti?

 

Nel corso del seminario, sarà presentata la legge costituzionale di iniziativa popolare promossa dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale per la quale è possibile firmare negli uffici comunali di Brescia, presso i banchetti oppure online al link https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC

29/03/2023

GUIDA domanda commissione esami di stato 2022-23: presidente - commissiario

28/03/2023

Commissioni esami di maturità 2022-23: domande.

Scadenza domande 20 marzo-3 aprile

Aperta su Istanze online la procedura per far parte della commissione degli esami di maturità 2023. Le domande riguardano sia i presidenti che i commissari esterni e vengono presentate attraverso il modello ES-1. Le istanze di nomina per presidenti e commissari esterni possono essere presentate fino al 5 aprile.

in allegato la Nota Miur del 16 marzo 2023

28/03/2023

Autonomia Differenziata, il 17 marzo Gilda Unams partecipa a "Uniti e uguali"

Iniziativa promossa dall'Associazione Sindaci Sud Italia. Appuntamento a Napoli in piazza Santa Maria La Nova alle ore 11.30

Venerdì 17 marzo la Federazione Gilda-Unams partecipa a Napoli a "Uniti e Uguali", iniziativa promossa dall'Associazione Sindaci Sud Italia contro l'autonomia differenziata. L'appuntamento è in piazza Santa Maria La Nova alle ore 11.30. Alla manifestazione hanno aderito anche Flc Cgil, Uil Scuola Rua, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Lega delle Autonomie Locali, No Ad, Smi (Sindacato medici italiani). 

 

Nel 162esimo anniversario dell'Unità nazionale, il capoluogo partenopeo ospiterà un confronto tra sindaci, cittadini e sindacati al termine del quale verrà redatto un documento, che verrà consegnato al Prefetto, per chiedere al Governo di rivedere la sua posizione rispetto all'autonomia differenziata.

 

Intanto, prosegue la raccolta firme per la presentazione della proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per la modifica degli articoli 116 e 117 della Costituzione. 

 

La sottoscrizione online è disponibile al link https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC

 

16/03/2023

Supplenze, Tar Lazio accoglie ricorso Gilda-Unams per accesso algoritmo

Caos Gps: il Ministero dovrà fornire tutta la documentazione richiesta per verificare la funzionalità del software 

 

Il ministero dell’Istruzione e del Merito dovrà rendere noto e fornire per intero il software e l’algoritmo che hanno gestito le procedure informatizzate di nomina dalle Gps, “eventualmente mediante accesso anche da remoto al server”. A stabilirlo è una sentenza con cui il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di un docente che, sostenuto dalla Gilda-Unams con il patrocinio degli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, aveva denunciato malfunzionamenti dell’algoritmo.  

 

Lo scorso settembre la Gilda-Unams aveva già presentato richiesta di accesso agli atti ottenendo, però, dal ministero una documentazione incompleta e non utile per verificare gli errori segnalati. Da qui, dunque, una seconda richiesta di accesso agli atti.

 

“Per il secondo anno consecutivo - commenta Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda-Unams - abbiamo assistito a eclatanti errori nell’assegnazione delle supplenze. Adesso, grazie al provvedimento emesso dal Tar del Lazio, il ministero dovrà rilasciare tutta la documentazione richiesta, che sottoporremo a una perizia tecnica per verificare la funzionalità del software e dell’algoritmo e tutelare i docenti che potrebbero essere stati scavalcati nelle convocazioni”.

 

“Che l’algoritmo abbia assegnato sedi in maniera difforme rispetto a quanto stabilito dalla normativa e in violazione del principio meritocratico - aggiunge l’avvocato Bonetti - è attestato dalle sentenze pubblicate ogni giorno dai giudici del lavoro su tutto il territorio nazionale. Una problematica di tale portata, tuttavia, deve essere risolta alla radice e non può essere lasciata alla discrezionalità di un giudice solo quando l’insegnante leso decida di agire in giudizio. I nostri tecnici hanno già iniziato ad analizzare i dati in nostro possesso e ora - conclude Bonetti - potranno verificare materialmente l’origine di tali errori”.

16/03/2023

Milano: l’Amministrazione scolastica censura il diritto di critica

Rino Di Meglio si schiera a difesa della docente-sindacalista Dopo un incendio nell'istituto Galilei-Luxemburg, in un'intervista la coordinatrice provinciale Gilda aveva raccontato delle segnalazioni di pericolo inascoltate    10 Marzo 2023  

Sanzionata con la censura per aver reso dichiarazioni pubbliche lesive dell’immagine dell’amministrazione scolastica. Vittima di quella che Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, definisce come una misura punitiva sproporzionata rispetto ai fatti contestati è la coordinatrice provinciale della Gilda di Milano e docente dell’istituto Galilei-Luxemburg del capoluogo lombardo. 

 

La vicenda riguarda un’intervista rilasciata nel novembre scorso dalla professoressa Valeria Serraino a Radio Lombardia in merito a un incendio divampato nella scuola e alle numerose segnalazioni inviate precedentemente alla dirigente e all’Ufficio scolastico territoriale per fare presente il grave rischio di sicurezza in cui si trovava l’istituto. Segnalazioni che, come raccontato dalla coordinatrice della Gilda di Milano, sono rimaste inascoltate. 

 

“Nell’emanare la sanzione disciplinare, - afferma Di Meglio - l’Amministrazione non ha negato, però, la verità delle contestazioni sollevate da Serraino. Forse un procedimento disciplinare si sarebbe dovuto aprire, invece, nei confronti di chi è rimasto inerte rispetto alle segnalazioni sulla pericolosità della situazione nell’istituto. La Gilda tutelerà la propria dirigente sindacale in tutte le sedi - conclude il coordinatore nazionale - per difendere il diritto di critica, particolarmente sensibile quando si esercita un ruolo sindacale”.

 

Docente-sindacalista evidenzia i rischi sicurezza della sua scuola e viene sanzionata. Gilda Nazionale tutelerà la sua dirigente sindacale e il diritto di critica - Notizie Scuola (tecnicadellascuola.it)

13/03/2023

MOBILITA' 23-24 Schede sintetiche a cura di Antonietta Toraldo

05/03/2023

GUIDA MOBILITÀ 2023/2024 a cura di Antonietta Toraldo

03/03/2023

Mobilità 2022/23. Le date delle domande

Comunicato sindacale.
MOBILITÀ: le date delle domande: 6-21 marzo per i docenti; 9-29 marzo per gli educatori; 17 marzo-3 aprile per gli Ata.
Restano tutti i vincoli: i sindacati non hanno firmato e il ministero emana un atto unilaterale. Si è conclusa così la contrattazione sulla mobilità del personale scolastico iniziata lo scorso ottobre.
L’ultimo atto è andato in scena questa mattina con il confronto tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione sull’ordinanza che dispone tempi e modalità delle domande di trasferimento. Inascoltata la richiesta di un incontro politico avanzata dai sindacati la scorsa settimana.
I vincoli sui quali il ministero non è retrocesso riguardano coloro che sono riusciti ad avere il trasferimento nella scuola espressamente richiesta e chi ha ottenuto il trasferimento tra province diverse a prescindere dalla preferenza manifestata.

L’Amministrazione ha concesso soltanto una lieve apertura condizionata per i neo immessi in ruolo nell’anno scolastico 2022/23 le cui domande di mobilità, considerate le ambiguità del decreto legge 36, saranno convalidate soltanto in caso di un chiarimento legislativo.

La Gilda Unams ha manifestato il proprio disappunto, ribadendo la netta contrarietà ai vincoli espressa sin dall’inizio della contrattazione.
Grazie al pressing delle organizzazioni sindacali, che avevano chiesto un allungamento delle scadenze per la presentazione delle domande, per i docenti è stata fissata la finestra temporale dal 6 al 21 marzo, dal 17 marzo al 3 aprile per il personale Ata e dal 9 al 29 marzo per gli educatori.

02/03/2023

Di Meglio: “La libertà di espressione sia garantita a tutti”

Il coordinatore nazionale: "Chi è in condizione di superiorità gerarchica non può minacciare o sanzionare chi manifesta opinioni non condivise"

 

“La libertà di manifestazione del pensiero, sancita anche dalla nostra Costituzione, dovrebbe essere il caposaldo di una società democratica. E chi si trova in condizione di superiorità gerarchica non può minacciare o sanzionare chi ha espresso opinioni che non condivide”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, interviene in merito alle critiche rivolte dal ministro dell’Istruzione alla dirigente scolastica del liceo Leonardo da Vinci di Firenze per la lettera indirizzata agli studenti con cui ha preso posizione sull’aggressione al liceo Michelangiolo.

 

“La punizione delle opinioni nella pubblica amministrazione è un problema antico di cui la politica - sottolinea Di Meglio - si interessa purtroppo solo per portare acqua al proprio mulino. Quando tocca alla parte più in basso della piramide, tutti tacciono. A Milano, giusto per fare un esempio, la coordinatrice provinciale della Gilda è sottoposta a procedimento disciplinare per aver criticato l’inerzia dell’amministrazione scolastica rispetto a ripetuti episodi di vandalismo nella propria scuola. Quindi, solidarietà alla dirigente minacciata di sanzioni, ma anche a tutti quei docenti che subiscono procedimenti per avere espresso il proprio pensiero. La libertà di espressione - conclude il coordinatore nazionale - sia sacra per tutti”.

 

 

 

26/02/2023

Resoconto incontri Aran 21 e 22 febbraio

22 Febbraio 2023

Ieri pomeriggio e stamattina, si sono svolti presso l’Aran due nuovi incontri per procedere alla discussione sulla parte normativa del CCNL sezione scuola.

In apertura le OO.SS. hanno posto una questione di metodo chiedendo di rinviare in coda la discussione sugli ordinamenti professionali del personale ATA e rimandare ad una sequenza contrattuale la questione disciplinare del personale docente. L’Aran si è riservata di decidere nel merito e nel frattempo questi due titoli sono stati accantonati.

Ieri si è proceduto con l’esame degli articoli riguardanti il personale docente e stamani con quelli del personale ATA . La delegazione FGU ha proposto di inserire nel testo all’art 26 del CCNL 2006-2009 il riferimento alla libertà d’insegnamento quale elemento sul quale si fonda la professione del docente. In merito alla formazione ha chiesto di introdurre un articolo unico per riportare chiarezza e ribadire, così come previsto dall’atto d’indirizzo, che la formazione è lavoro a tutti gli effetti e se svolta al di fuori dell’orario di servizio va retribuita.

Ha chiesto poi di rivedere gli articoli 27,28 e 29 del CCNL 2006-2009 per chiarire gli impegni effettivi ed evitare interpretazioni fantasiose da parte dei dirigenti scolastici, alle quali purtroppo assistiamo sempre più di frequente.

Inoltre ha proposto modifiche agli artt. 33,34 e 88. In particolare le modifiche hanno riguardato le funzioni strumentali per le quali bisognerebbe specificare che vanno elette dal Collegio dei docenti. In merito all’art. 88 la nostra delegazione ha chiesto di inserire nell’articolato gli intervalli tra una lezione e l’altra che a parer nostro andrebbero considerati come flessibilità oraria.

Un’altra richiesta della nostra delegazione è stata quella di esaminare gli articoli relativi al personale a tempo determinato al fine di equiparare, come previsto dalla giurisprudenza europea e nazionale, i loro diritti a quelli del personale di ruolo.

Una O.S. ha proposto di aumentare il numero dei collaboratori del dirigente da retribuire con il FIS e la Gilda-Unams si è fermamente opposta sostenendo che già oltre il 50% del fondo viene destinato nelle scuole alle funzioni organizzative di pertinenza del DS, sottraendo risorse alla didattica e al miglioramento dell’offerta formativa.

Per quanto riguarda l’articolato relativo al personale ATA si è discusso del rapporto di lavoro, in particolare del periodo di prova, dei permessi e dell’art. 59 del CCNL 2006-2009.

La prossima riunione è stata fissata al 7 marzo alle ore 15 con all’O.d.G. la sezione Università.

La Delegazione

24/02/2023

Mobilità, trattativa ancora al palo. Chiesto incontro politico

https://www.gildains.it/news/notizie/mobilita-trattativa-ancora-al-palo-chiesto-incontro-politico/

24/02/2023

Trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale 2023/24

http://www.uspbenevento.it/sito/__ComunicazioneShow.php?id=5829&news=Trasformazione%20del%20rapporto%20di%20lavoro%20da%20tempo%20pieno%20a%20tempo%20parziale%202023/24

13/02/2023

Avvocatura dello Stato a difesa del personale scolastico aggredito

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha emanato la  circolare che dispone l’intervento dell’Avvocatura generale dello Stato al fine di assicurare la rappresentanza e la difesa del personale della scuola.  

Per il  coordinatore nazionale  della FG Gilda Unams, Rino Di Meglio: “Si tratta di un passo avanti nella tutela della dignità di chi insegna”

“Finalmente qualcosa si muove per le aggressioni ai docenti. Avevamo richiesto che gli insegnanti vittime di episodi violenti fossero, nella loro qualità di pubblici dipendenti, sollevati dalle spese legali mediante l’intervento dell’Avvocatura dello Stato. Apprendo oggi che il ministro Valditara ha fatto propria la nostra richiesta e ha emanato una circolare. Spero che la cosa si concretizzi rapidamente. Si tratta di un passo avanti nella tutela della dignità di chi insegna”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta in un post su Facebook l’iniziativa del ministero dell’Istruzione e del Merito.

 

In un’intervista pubblicata lo scorso novembre dal quotidiano Il Dubbio, il coordinatore nazionale della Gilda sottolineava l’esigenza di garantire un supporto legale ai docenti vittime di aggressioni: “I docenti – aveva dichiarato Di Meglio –  sono in stato d’assedio. Se l’insegnante deve difendersi e intraprendere un percorso giudiziario, è costretto a sopportare delle spese anche ingenti. Siamo dipendenti dello Stato e svolgiamo una funzione di tipo costituzionale. Penso, dunque, che possa essere garantito il patrocinio gratuito attraverso l’Avvocatura dello Stato, tenuto conto che un docente in media ha uno stipendio di 1500 euro”.

 

13/02/2023

Domanda PART TIME a. s. 2023/24

Trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, a. s. 2023/24: termine inoltro domande 15 marzo 2023.

http://www.uspbenevento.it/sito/__ComunicazioneShow.php?id=5829&news=Trasformazione%20del%20rapporto%20di%20lavoro%20da%20tempo%20pieno%20a%20tempo%20parziale%202023/24

 

05/02/2023

Cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1 settembre 2023

  L’art.1 comma 283 della legge di bilancio 2023 ha introdotto, in via sperimentale per l’anno 2023, la c.d. “quota 103”, ovvero la possibilità di accedere alla pensione anticipata al raggiungimento, entro il 31.12.2023, di una età anagrafica di almeno 62 anni e di una anzianità contributiva di almeno 41 anni.   Il comma 288 dell’art.1 della legge di Bilancio ha prorogato anche per l’anno 2023 le c.d. disposizioni “APE SOCIALE” a beneficio dei lavoratori dipendenti che svolgono attività gravose, tra cui rientrano  gli insegnanti di scuola primaria e professioni assimilate (codice Istat 2.6.4). La nuova disposizione consentirà alle lavoratrici che hanno presentato ad ottobre scorso la domanda di cessazione per “Opzione donna”, con accertato esito positivo al diritto a pensione,di avvalersi della norma introdotta dalla legge finanziaria sull' “APE SOCIALE”, presentando, entro il 31.3.2023,  anche la domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE SOCIALE, con contestuale rinuncia alla domanda di pensionamento “Opzione donna”,  dandone comunicazione alla competente sede territoriale INPS   Il comma 292 dell’art.1 della stessa legge ha apportato alcune modifiche alla c.d. “Opzione donna”. In particolare, la nuova normativa prevede che possono beneficiare del trattamento economico previsto da “Opzione donna” ,anche le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022,  abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed un’età anagrafica di almeno 60 ann,  ridotta di un anno per ogni figlio, fino ad un massimo di anni 2 e al ricorrere delle seguenti condizioni: assistenza ex art.3 comma della legge 5 febbraio 1992 oppure riduzione della capacità lavorativa con invalidità civile pari o superiore al 74%.   I lavoratori che si trovano nelle condizioni suindicate sono ammessi a presentare,  attraverso il portale Istanze on line,  entro il termine finale del 28 febbraio 2023, le domande di dimissioni volontarie, con effetti dal 1° settembre 2023.   In allegato la circolare ministeriale.
31/01/2023

Docenti screditati, per la metà degli italiani la responsabilità è dei genitori

 A rilevarlo è un sondaggio realizzato dalla Swg per la Gilda degli Insegnanti

Il problema dell’autorevolezza dei docenti non è soltanto un “affare di categoria”, ma è ampiamente avvertito anche dal resto della popolazione italiana. Le cause principali di questa crisi di credibilità sono individuate soprattutto nelle costanti ingerenze dei genitori, che screditano il ruolo dell’insegnante agli occhi dei figli, e le condizioni contrattuali non degne di una figura professionale così importante per la crescita del Paese. 

È quanto emerge da un sondaggio flash realizzato dalla Swg per la Gilda degli Insegnanti. 

Tenendo conto che ogni intervistato ha potuto esprimere due risposte, il primo posto nella classifica dei fattori che determinano la scarsa autorevolezza dei docenti spetta alle eccessive interferenze e al protagonismo dei genitori degli alunni, ritenute la causa principale dalla metà degli italiani. A seguire, precariato e stipendi bassi, che non riconoscono il valore del lavoro dei docenti, di fatto screditandoli (34%). Accanto a questi due elementi principali, una quota più esigua di italiani indica ulteriori concause, esterne alla categoria, della progressiva perdita di rispettabilità da parte degli insegnanti, tra cui la difficoltà dei giovani di rimanere concentrati e di apprendere (18%), i dirigenti scolastici simili a manager, che si rapportano con gli insegnanti trattandoli come subalterni (16%), e, all’ultimo posto, la visibilità mediatica di alcuni scandali della scuola che screditano l’intera categoria (13%). Infine, 1 italiano su 3 ritiene che il problema abbia anche motivazioni interne alla categoria e che sia da addebitare in parte anche all’incapacità dei docenti di gestire le classi e di relazionarsi con gli alunni. 

Come restituire autorevolezza e credibilità a una figura professionale che in passato era tra quelle più prestigiose e rispettate? Le proposte più condivise puntano a un innalzamento della qualità del corpo docente attraverso intervenenti sia sul fronte della formazione che su quello del reclutamento. Notevole importanza, però, rivestono anche i livelli stipendiali e la stabilità lavorativa, leve su cui sarebbe necessario agire secondo due terzi degli italiani. 

Per l’81% degli italiani potenziare formazione e aggiornamento dei docenti sarebbe cruciale per restituire credibilità alla categoria, così come il miglioramento dei processi di selezione (80%). 

A seguire, un aiuto molto importante potrebbe provenire anche da politiche mirate ad aumentare gli stipendi, rendendoli più decorosi, e a ridurre il precariato (67%). Molto importante per il 65% sarebbe anche limitare gli spazi di intervento dei genitori e, per la metà degli italiani, sostituire la figura dell’attuale dirigente scolastico con quella di un preside eletto dagli stessi docenti.

“L’esito di questo sondaggio ci dice che la percezione degli italiani rispetto al calo di autorevolezza dei docenti - commenta Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti - risponde alla realtà che la categoria vive quotidianamente e che purtroppo si riflette anche negli episodi di aggressioni riportati dalle cronache. Alla politica, dunque, chiediamo di mettere in campo strategie efficaci per invertire la rotta, perché la crisi da cui è afflitta la categoria ha inevitabili ripercussioni su tutto il sistema scolastico. Restituire dignità professionale e sociale agli insegnanti significa anche migliorare l’istruzione degli alunni”.

Comunicato GILDA degli INSEGNANTI 

30 gennaio 2023

   

 

 

 

30/01/2023

Il nuovo numero di Professione Docente

27/01/2023

Stipendi docenti, Di Meglio: “Rispettiamo la Costituzione”

Il coordinatore nazionale della Gilda commenta le dichiarazioni del ministro Valditara riportate dalla stampa

“Qualsiasi idea di differenziare gli stipendi dei docenti in base alla regione in cui insegnano è inaccettabile e in contrasto con l’articolo 36 della Costituzione, secondo cui il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro. Pagare diversamente per la stessa prestazione lavorativa, dunque, sarebbe incostituzionale”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta le dichiarazioni del ministro Valditara riportate dalla stampa.  “Se si vogliono mettere in campo interventi perequativi - prosegue Di Meglio - bisogna invece pensare a rimuovere gli ostacoli che impediscono a un docente di condurre, a parità di stipendio, una vita dignitosa anche nelle grandi aree urbane, notoriamente più care rispetto a quelle delle piccole province. Occorrerebbe, dunque, realizzare condizioni per favorire quei docenti che sono costretti per lavorare a spostarsi dalla propria residenza verso aree metropolitane molto costose. Si potrebbe, quindi, pensare a interventi soprattutto sulla casa e sui trasporti, ma non sulle retribuzioni. Si tratta di una tematica delicata sulla quale - conclude il coordinatore nazionale della Gilda - siamo disponibili a un confronto con il ministro”.

27/01/2023

Piano di formazione Personale ATA

Piano di formazione Personale ATA inserito nelle graduatorie provinciali per le posizioni economiche.

17/01/2023

Foglio informativo mese di gennaio 2023

In allegato il foglio informativo elaborato dalla Direzione Nazionale con le principali novità dell'ultimo periodo.
17/01/2023

Dimensionamento

 

SCUOLA: GILDA,’NON E’ FABBRICA, COLLEGI DOCENTI NON FUNZIONANO CON DIMENSIONAMENTO  

 

Roma (Adnkronos) –

La questione del dimensionamento scolastico “preoccupa” il Coordinatore nazionale della GILDA Rino Di Meglio “non tanto – spiega all’Adnkronos – perché diminuiscono i posti ma per la dimensione disumana che stanno assumendo le scuole italiane. Si compromettono i rapporti tra dirigente e insegnanti perché il numero li rende problematici e si rende impossibile il buon funzionamento del Collegio dei docenti. Come si fa – chiede – in un collegio di 250 persone a ragionare sui problemi della didattica e degli alunni? La Scuola – conclude – non è una fabbrica”.

16/01/2023

Legge di Bilancio e Scuola

03/01/2023

Dimensionamento rete scolastica a.s. 22-23

30/12/2022

Pubblicazione bollettino disponibilità 10° turno

30/12/2022

Pubblicazione dei posti in deroga di sostegno

30/12/2022

AUTONOMIA DIFFERENZIATA: raccolta firme a Benevento il 18 dicembre

VIENI A FIRMARE

BENEVENTO- PIAZZA RISORGIMENTO DOMENICA 18 DICEMBRE 2022 

DALLEORE 9.30 ALLE ORE 12.30
 

 

TI ASPETTIAMO

 

In allegato il volantino informativo

19/12/2022

Contratto e Autonomia Differenziata, grande partecipazione all’assemblea online

 Oltre 9mila persone collegate. Ospite Mauro Volpi, docente di  Diritto Costituzionale all’Università di Perugia 

 

Grande partecipazione all’assemblea nazionale online indetta dalla Federazione Gilda-Unams che si è svolta il 14 dicembre: oltre 9mila le persone collegate da tutta Italia tra personale docente e Ata per ascoltare gli interventi di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, e del professor Mauro Volpi, docente di  Diritto Costituzionale all’Università di Perugia e componente del Direttivo del Coordinamento per la democrazia costituzionale. 

 

All’ordine del giorno, il contratto scuola e l’iniziativa di raccolta firme contro la regionalizzazione del sistema scolastico prevista dal disegno di legge sull’Autonomia Differenziata, campagna promossa dal Coordinamento per la democrazia costituzionale e sostenuta attivamente dalla FGU.

 

All’assemblea hanno preso parte anche il presidente della FGU, Orazio Ruscica, e i componenti dell’Esecutivo.  

 

Nel suo intervento, Di Meglio ha ripercorso le tappe che hanno portato alla firma dell’accordo riguardante la parte economica del contratto per un acconto, “pari a circa il 95 per cento delle risorse disponibili, da corrispondere entro la fine dell’anno. Resta da chiudere tutta la parte normativa del contratto sulla quale, in questi mesi, non sono stati fatti molti passi avanti nella trattativa con l’Aran. Una partita complessa, - ha detto Di Meglio - considerata la presenza nello stesso comparto di scuola, università, ricerca e Afam, quattro realtà molto diverse tra di loro per professionalità e normative”.

 

Il coordinatore nazionale della FGU ha poi illustrato i nodi principali della parte normativa del contratto, sottolineando che il primo testo proposto dall’Aran ai sindacati presentava aspetti peggiorativi. “Un esempio per tutti, le norme disciplinari per gli insegnanti, di cui si prevedeva un assurdo inasprimento e che rappresentano un argomento molto delicato perché il rischio è che venga lesa la libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione”. In merito a questo aspetto, Di Meglio ha ribadito che il dirigente scolastico non può essere il titolare del potere sanzionatorio e che la questione deve essere attribuita a ufficio terzo, “perché in nessun procedimento di natura disciplinare è previsto che un’unica persona sia parte in causa, inquirente e giudicante, si tratta di funzioni che devono rimanere separate”. 

 

“Altre battaglie che combatteremo sul fronte della contrattazione - ha concluso Di Meglio - riguardano l’equiparazione dei diritti tra precari e personale assunto a tempo indeterminato, l’eliminazione dei vincoli alla mobilità e la sburocratizzazione della funzione docente”.

 

Molto apprezzato l’intervento del professor Volpi, secondo il quale “la scuola avrebbe bisogno di più risorse, di edifici più nuovi e dotati dei necessari  strumenti didattici e tecnologici, occorrerebbero interventi contro la descolarizzazione, un trattamento economico più dignitoso per gli insegnanti, tra i meno pagati dei Paesi civilizzati, e il superamento definitivo del precariato”.

 

Entrando, poi, nel merito dell’Autonomia Differenziata prevista dall’articolo 116 della Costituzione, il professore Volpi ha spiegato che, in base alle intese tra le Regioni Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e il Governo, siglate con trattative quasi di tipo privatistico all’insaputa delle altre Regioni e dei cittadini italiani, le norme generali sull’istruzione attualmente nella competenza esclusiva dello Stato verrebbero trasferite alla competenza legislativa delle regioni e l’istruzione, che adesso è materia concorrente, diventerebbe interamente regionale. “Significa - ha spiegato il costituzionalista - che le singole Regioni avrebbero potere decisionale sull’organizzazione della scuola, sui programmi scolastici, sulla determinazione degli organi di governo della scuola, sugli indirizzi educativi e culturali, che potrebbero indire concorsi regionali e determinare un trattamento economico regionalizzato. Tutto ciò in piena contraddizione con l’articolo 5 della Costituzione, che sancisce l’unitarietà e l’indivisibilità della Repubblica italiana,  - ha evidenziato Volpi - e anche con articolo 3, perché inevitabilmente aumenterebbero le disuguaglianze territoriali”.

 

Una situazione che rischia di essere ulteriormente aggravata dall’oggettiva difficoltà di  predeterminare entro 12 mesi i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) che la legge di Bilancio affida a una cabina di regia. “Occorrerebbero tra i 60 e gli 80 miliardi - spiega Volpi - mentre, rispetto alla crescita galoppante dell’inflazione, le risorse per istruzione e sanità risultano tagliate. Se non si riuscirà a definire i Lep entro un anno, il compito passerà a un commissario. Si tratterebbe di un colpo alla democrazia - ha avvertito il costituzionalista - che relegherebbe il Parlamento a una funzione di mera approvazione di un’intesa sottoscritta tra Governo e singola regione”.

 

Volpi ha, dunque, illustrato la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare con cui viene posta una serie di limiti all’Autonomia Differenziata, prevedendo che il trasferimento di singole funzioni alle regioni siano legate alle specificità territoriali e che non ci siano più intese tra singole Regioni e Governo, che la Regione interessata possa fornire un parere e che spetti poi al Parlamento decidere se e come legiferare in merito. Prevista, inoltre, la possibilità, adesso non contemplata, di ricorrere al referendum e sanare così un vulnus alla sovranità popolare. 

 

La proposta di legge prevede che la scuola torni a essere competenza legislativa esclusiva dello Stato,  mentre rimarrebbe concorrente l’assistenza e l’edilizia scolastica e anche l’istruzione professionale. “Le decisioni fondamentali che riguardano la scuola pubblica devono essere prese dallo Stato” - ha rimarcato Volpi, che ha concluso il suo intervento con lo slogan ‘una scuola più giusta e meno diseguale per un Paese più civile’.

 

Per firmare online la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare “Modifica dell’articolo 116 comma 3 della Costituzione, concernente il riconoscimento alle Regioni di forme e condizioni particolari di autonomia, e dell’art. 117, commi 1, 2 e 3, con l’introduzione di una clausola di supremazia della legge statale, e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato”, è sufficiente collegarsi al link https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC muniti di SPI

15/12/2022

Anno di formazione e di prova docenti neoassunti a. s. 22-23- Iscrizioni

Si è aperta  la funzione per la scelta della scuola polo in cui seguire il corso di formazione. In allegato la circolare.

Il link con  l'indicazione dei 28 Poli formativi degli ambiti territoriali della Campania è il seguente: CAMPANIA FORMAZIONE - DocensNet   La circolare dell'USR Campania m_pi.AOODRCA.REGISTRO UFFICIALE(U).0046222.07-12-2022 anno formazione e prova.pdf (istruzione.it)  
10/12/2022

Mercoledì 14 dicembre assemblea nazionale online

 

Tra i temi all'ordine del giorno, le problematiche connesse all'Autonomia Differenziata e la raccolta firme per contrastarla

https://www.gildains.it/news/notizie/il-14-dicembre-assemblea-nazionale-online/

 

06/12/2022

Indizione assemblea sindacale: mercoledì,14 dicembre 2022

 

La scrivente  Organizzazione Sindacale, ai sensi dell’art. 23 del CCNL del 19 aprile 2018, indice

UN’ASSEMBLEA SINDACALE DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA IN ORARIO DI SERVIZIO

assemblea nazionale della FGU Gilda Unams

   MERCOLEDI’ 14 DICEMBRE 2022  DALLE ORE 08.00 ALLE ORE 10.00

 

L'Assemblea si svolgerà  in modalità online aperta a tutti  gli iscritti e simpatizzanti  e potrà essere seguita IN VIDEOCONFERENZA sul  canale Youtube FGU  al link:  https://youtu.be/84Z-7aPSXVE

Ordine del giorno

  1. Accordo economico sul contratto scuola;
  2. Contratto nazionale di lavoro: quali previsioni?:
  3. Problematiche riguardanti la regionalizzazione: iniziativa raccolta firme;
  4. Varie ed eventuali.
 

Relazionerà il Coordinatore nazionale RINO DI MEGLIO, con la partecipazione dell’ESECUTIVO della Federazione Gilda Unams.

Interverrà il costituzionalista, Prof. MAURO VOLPI.

 

La Coordinatrice Provinciale FGU
Prof.ssa Colomba DONNARUMMA

05/12/2022

Anno di Formazione e Prova: apertura ambiente on line INDIRE

05/12/2022

ACCORDO ECONOMICO CCNL 2019-2021:schede di sintesi

L’ipotesi di CCNL 2019-2021, sottoscritta lo scorso 11 novembre, dopo l’accordo politico siglato il giorno precedente tra il ministro Valditara e i sindacati rappresentativi, prevede l’anticipo del 95% delle risorse disponibili:

  • 2,21 miliardi per gli aumenti contrattuali e gli arretrati
  • 89 milioni per la retribuzione professionale dei docenti
  • 100 milioni una tantum stanziati dal nuovo governo destinati alla componente fissa della retribuzione accessoria per l’anno 2022.

In allegato le schede di sintesi, con le tabelle relative agli aumenti previsti per docenti e personale ATA.   

 

23/11/2022

ANNO di FORMAZIONE e PROVA 2022-23

E' stata pubblicata la circolare che regola l’anno di formazione e prova per i docenti neo -assunti in ruolo nell'anno scolastico 2022-23. La nota fa riferimento al DM n. 226 del 16 agosto 2022, che stabilisce le modalità di svolgimento del test finale, le procedure e i criteri di valutazione del personale docente in periodo di prova.

 Il percorso formativo è articolato in quatto fasi:

1) incontri propedeutici e di restituzione finale;

2) laboratori formativi;

3) peer to peer e osservazione in classe;

4) formazione on line.

 

Il percorso ha una durata di 50 ore di impegno complessivo. 

 In allegato la circolare.

22/11/2022

Siglato all’Aran il contratto scuola per la parte economica

Di Meglio: "Adesso tratteremo sulla parte normativa dove, tra l'altro, bisogna intervenire sui vincoli alla mobilità e sui diritti dei lavoratori precari"

È positivo che tutti coloro che lavorano nel comparto ricevano un sostanzioso acconto sulla parte economica. Adesso continuiamo a trattare sulla parte normativa dove tra le varie questioni bisogna intervenire sui vincoli alla mobilità e sui diritti dei lavoratori precari. Sono già tantissime le sentenze che stabiliscono un’equiparazione di trattamento con il personale assunto a tempo indeterminato e quindi dal contratto devono essere eliminate tutte le norme discriminatorie". Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, commenta la firma della parte economica del CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021 avvenuta oggi all'Aran dopo l'accordo politico raggiunto ieri con il ministro Valditara.

14/11/2022

Rinnovo contratto: domani la firma.

Stipendio e rinnovo contratto: aumenti (105 euro medi lordi) e arretrati (oltre 3mila euro) già da dicembre in busta paga

COMUNICATO STAMPA FLC CGIL – CISL SCUOLA – UILSCUOLA RUA – SNALS – GILDA
Firmato accordo politico con ministro Valditara
Domani la sigla all’Aran della parte economica del contratto Istruzione e Ricerca
Si è concluso con la firma di un accordo politico, cui farà seguito domani alle 14.00 l’incontro all’Aran per la
firma definitiva della parte economica del contratto Istruzione e Ricerca.
L’incontro di oggi tra sindacati e ministro – commentano i segretari generali di categoria - segna una svolta
decisiva nel confronto fra le parti per il rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca.
L’accordo prevede una prima sequenza contrattuale di natura economica, da definire nella giornata di
domani con l’utilizzo delle risorse disponibili, finalizzato a liquidare entro dicembre gli arretrati maturati nel
corso del triennio di vigenza contrattuale e a corrispondere una prima tranche di aumento alle retribuzioni
del personale.
E’ invece da mettere in collegamento con l’iter della Legge di Bilancio e con l’impegno del ministro a
reperire risorse aggiuntive, la ulteriore sequenza contrattuale a completamento della parte economica del
contratto, che garantirà alla categoria ulteriori 300 milioni in più nella parte di retribuzione fissa.
Un contributo importante alla conclusione del confronto è venuto anche dallo stanziamento di un ulteriore
budget di 100 milioni di euro (una tantum) che saranno resi disponibili con un decreto legge in corso di
approvazione nella seduta odierna del Consiglio dei Ministri.
Secondo l’intesa, il negoziato prosegue sulla parte normativa, libero dall’urgenza della definizione della
parte economica imposta dalle contingenze derivanti dall’aumento del costo della vita.
Arretrati e incrementi concordati saranno corrisposti, con procedura straordinaria, a dicembre a tutto il
personale del comparto.
E’ stato fatto un grande lavoro, superando le difficoltà che si stavano registrando proprio sulla partita delle
risorse a partire dall’utilizzo dei 300 milioni, prima dirottati sui fondi MOF – sottolineano i segretari di Flc
Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals e Gilda e oggi nella piena disponibilità del personale.
Domani la firma di un contratto che certamente rappresenta un passo avanti nella direzione giusta.

10/11/2022

Conferenza stampa unitaria: NO all'AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Conferenza stampa unitaria mercoledì 9 novembre ore 11.30, hotel Nazionale - Piazza Montecitorio - ROMA

Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, insieme alle Organizzazioni sindacali della scuola FLC Cgil, Cisl Scuola, UIL Scuola RUA, Snals Confsal e Gilda Unams, avvia una raccolta di firme per la PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE DI INIZIATIVA POPOLARE “Modifica dell’articolo 116 comma 3 della Costituzione, concernente il riconoscimento alle Regioni di forme e condizioni particolari di autonomia, e dell’art. 117, commi 1, 2 e 3, con l’introduzione di una clausola di supremazia della legge statale, e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato”, il cui testo verrà illustrato nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Roma, Hotel Nazionale (Piazza Monte Citorio) mercoledì 9 novembre alle ore 11.30.

 

Siamo contrari al disegno di “autonomia differenziata”, inizialmente avanzato dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e rilanciato dalla attuale maggioranza di governo. Tale progetto, invece di consolidare il carattere unitario e nazionale, ad esempio del sistema pubblico di istruzione, rafforzando la capacità di risposta dello Stato di cui si è avvertita l’estrema necessità durante la recente pandemia, ripropone un’ulteriore frammentazione degli interventi indebolendo l’unità del Paese, col rischio di aumentare le disuguaglianze senza garantire la tutela dei diritti per tutti i cittadini e ampliando i divari territoriali.


La nostra proposta di legge prevede in primo luogo la modifica dell’art. 116 della Costituzione ponendo un vincolo alla richiesta di autonomia, che può essere concessa solo se “giustificata dalla specificità del territorio”. Inoltre, viene esclusa la possibilità di una generica Legge quadro in ambito nazionale che lasci sostanzialmente campo libero a intese tra Stato e singole Regioni. Al fine di elevare il livello della partecipazione democratica, si prevede inoltre che possa essere richiesto un referendum popolare approvativo della legge attributiva dell’autonomia prima della sua entrata in vigore, ed eventualmente un referendum abrogativo in tempi successivi. Sulla potestà legislativa viene modificato l’articolo 117 della Costituzione specificando che sanità, istruzione ed infrastrutture devono restare di competenza esclusiva dello Stato. Infine viene introdotta la clausola di supremazia dello Stato per garantire “l’unità giuridica ed economica della Repubblica, ovvero la tutela dell’interesse nazionale”.

 

La raccolta di firme partirà nei prossimi giorni attraverso una piattaforma digitale e anche tramite moduli cartacei. Questo il link per la raccolta firme:

http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/

 

Partecipano:

Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda Unams 

Massimo Villone, presidente Coordinamento per la Democrazia Costituzionale

Francesco Sinopoli, segretario generale FLC Cgil 
Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola 

Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua 

Elvira Serafini, segretario generale Snals Confsal 

14/11/2022

Ricostruzione carriera, domande per docenti e Ata entro il 31 dicembre

https://www.orizzontescuola.it/ricostruzione-carriera-domande-per-docenti-e-ata-entro-il-31-dicembre-cosa-sapere/
07/11/2022