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Supplenze, Tar Lazio accoglie ricorso Gilda-Unams per accesso algoritmo

Caos Gps: il Ministero dovrà fornire tutta la documentazione richiesta per verificare la funzionalità del software 

 

Il ministero dell’Istruzione e del Merito dovrà rendere noto e fornire per intero il software e l’algoritmo che hanno gestito le procedure informatizzate di nomina dalle Gps, “eventualmente mediante accesso anche da remoto al server”. A stabilirlo è una sentenza con cui il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di un docente che, sostenuto dalla Gilda-Unams con il patrocinio degli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, aveva denunciato malfunzionamenti dell’algoritmo.  

 

Lo scorso settembre la Gilda-Unams aveva già presentato richiesta di accesso agli atti ottenendo, però, dal ministero una documentazione incompleta e non utile per verificare gli errori segnalati. Da qui, dunque, una seconda richiesta di accesso agli atti.

 

“Per il secondo anno consecutivo - commenta Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda-Unams - abbiamo assistito a eclatanti errori nell’assegnazione delle supplenze. Adesso, grazie al provvedimento emesso dal Tar del Lazio, il ministero dovrà rilasciare tutta la documentazione richiesta, che sottoporremo a una perizia tecnica per verificare la funzionalità del software e dell’algoritmo e tutelare i docenti che potrebbero essere stati scavalcati nelle convocazioni”.

 

“Che l’algoritmo abbia assegnato sedi in maniera difforme rispetto a quanto stabilito dalla normativa e in violazione del principio meritocratico - aggiunge l’avvocato Bonetti - è attestato dalle sentenze pubblicate ogni giorno dai giudici del lavoro su tutto il territorio nazionale. Una problematica di tale portata, tuttavia, deve essere risolta alla radice e non può essere lasciata alla discrezionalità di un giudice solo quando l’insegnante leso decida di agire in giudizio. I nostri tecnici hanno già iniziato ad analizzare i dati in nostro possesso e ora - conclude Bonetti - potranno verificare materialmente l’origine di tali errori”.

16/03/2023

Milano: l’Amministrazione scolastica censura il diritto di critica

Rino Di Meglio si schiera a difesa della docente-sindacalista Dopo un incendio nell'istituto Galilei-Luxemburg, in un'intervista la coordinatrice provinciale Gilda aveva raccontato delle segnalazioni di pericolo inascoltate    10 Marzo 2023  

Sanzionata con la censura per aver reso dichiarazioni pubbliche lesive dell’immagine dell’amministrazione scolastica. Vittima di quella che Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, definisce come una misura punitiva sproporzionata rispetto ai fatti contestati è la coordinatrice provinciale della Gilda di Milano e docente dell’istituto Galilei-Luxemburg del capoluogo lombardo. 

 

La vicenda riguarda un’intervista rilasciata nel novembre scorso dalla professoressa Valeria Serraino a Radio Lombardia in merito a un incendio divampato nella scuola e alle numerose segnalazioni inviate precedentemente alla dirigente e all’Ufficio scolastico territoriale per fare presente il grave rischio di sicurezza in cui si trovava l’istituto. Segnalazioni che, come raccontato dalla coordinatrice della Gilda di Milano, sono rimaste inascoltate. 

 

“Nell’emanare la sanzione disciplinare, - afferma Di Meglio - l’Amministrazione non ha negato, però, la verità delle contestazioni sollevate da Serraino. Forse un procedimento disciplinare si sarebbe dovuto aprire, invece, nei confronti di chi è rimasto inerte rispetto alle segnalazioni sulla pericolosità della situazione nell’istituto. La Gilda tutelerà la propria dirigente sindacale in tutte le sedi - conclude il coordinatore nazionale - per difendere il diritto di critica, particolarmente sensibile quando si esercita un ruolo sindacale”.

 

Docente-sindacalista evidenzia i rischi sicurezza della sua scuola e viene sanzionata. Gilda Nazionale tutelerà la sua dirigente sindacale e il diritto di critica - Notizie Scuola (tecnicadellascuola.it)

13/03/2023

MOBILITA' 23-24 Schede sintetiche a cura di Antonietta Toraldo

05/03/2023

GUIDA MOBILITÀ 2023/2024 a cura di Antonietta Toraldo

03/03/2023

Mobilità 2022/23. Le date delle domande

Comunicato sindacale.
MOBILITÀ: le date delle domande: 6-21 marzo per i docenti; 9-29 marzo per gli educatori; 17 marzo-3 aprile per gli Ata.
Restano tutti i vincoli: i sindacati non hanno firmato e il ministero emana un atto unilaterale. Si è conclusa così la contrattazione sulla mobilità del personale scolastico iniziata lo scorso ottobre.
L’ultimo atto è andato in scena questa mattina con il confronto tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione sull’ordinanza che dispone tempi e modalità delle domande di trasferimento. Inascoltata la richiesta di un incontro politico avanzata dai sindacati la scorsa settimana.
I vincoli sui quali il ministero non è retrocesso riguardano coloro che sono riusciti ad avere il trasferimento nella scuola espressamente richiesta e chi ha ottenuto il trasferimento tra province diverse a prescindere dalla preferenza manifestata.

L’Amministrazione ha concesso soltanto una lieve apertura condizionata per i neo immessi in ruolo nell’anno scolastico 2022/23 le cui domande di mobilità, considerate le ambiguità del decreto legge 36, saranno convalidate soltanto in caso di un chiarimento legislativo.

La Gilda Unams ha manifestato il proprio disappunto, ribadendo la netta contrarietà ai vincoli espressa sin dall’inizio della contrattazione.
Grazie al pressing delle organizzazioni sindacali, che avevano chiesto un allungamento delle scadenze per la presentazione delle domande, per i docenti è stata fissata la finestra temporale dal 6 al 21 marzo, dal 17 marzo al 3 aprile per il personale Ata e dal 9 al 29 marzo per gli educatori.

02/03/2023