Passano gli anni ma il copione resta sempre lo stesso. In piena estate si ripresentano ancora più gravi i problemi legati alle procedure per il reclutamento dei docenti. Innumerevoli, infatti, sono gli errori che si riscontrano nella pubblicazione delle graduatorie provinciali per le supplenze, così come nelle prove scritte dei concorsi. Tutto ciò dimostra che anticipare e accelerare a tutti i costi i tempi non porta puntualità nelle operazioni ma soltanto caos. In queste condizioni, sarà impossibile avere tutti i docenti in cattedra dal 1 settembre”. Così la Gilda degli Insegnanti, che chiede con forza di modificare i sistemi di reclutamento, di rinviare le date per la presentazione delle domande di supplenza e di rivedere la tempistica e le modalità per la lavorazione delle graduatorie, soprattutto per le Gps che avrebbero dovuto giovare dell’informatizzazione del sistema.
“Da ieri gli uffici scolastici provinciali stanno pubblicando le graduatorie e da oggi è possibile inoltrare le domande di supplenza, ma molti docenti – denuncia la Gilda – non potranno partecipare perché il sistema informatico li ha immotivatamente espulsi dalle graduatorie. Ciò comporterà un surplus di lavoro per gli uffici territoriali che, già oberati e con personale ridotto, saranno costretti a fare i salti mortali per ripristinare le posizioni e consentire a questi docenti di inserire le domande entro il 16 agosto. Inoltre, non c’è uniformità tra i vari Usr perché le indicazioni ministeriali non sono chiare”.
“Ancora una volta dobbiamo constatare una totale mancanza di rispetto dei diritti degli insegnanti e di trasparenza nelle procedure di reclutamento. Per sanare questa grave situazione – conclude la Gilda – riteniamo utile ripristinare le convocazioni in presenza”.