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Contro l’autonomia differenziata per un’Italia unita, libera e giusta

Al via domani, 20 luglio, la campagna per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata

 

“La scuola italiana già soffre di grandi differenze tra una parte e l’altra del Paese, che la politica dovrebbe piuttosto colmare e non aumentare. Abbiamo grandi preoccupazioni per l’unità culturale dell’Italia e la scuola deve rappresentare un elemento di unificazione e non di divario”. 

  • DIVIDE L’ITALIA
  • IMPOVERISCE IL LAVORO
  • COMPROMETTE LE POLITICHE AMBIENTALI
  • COLPISCE L’ISTRUZIONE E LA SANITA’ PUBBLICA
  • SMANTELLA IL WELFARE UNIVERSALISTICO
  • PENALIZZA I COMUNI E LE AREE INTERNE 
  • AUMENTA LA BUROCRAZIA E COMPLICA LA VITA ALLE IMPRESE
  • FRENA LO SVILUPPO

I nostri organi statutari si sono schierati unanimamente contro l’autonomia differenziata per quel che riguarda la scuola. Modificare il titolo V della Costituzione è stato un grande pasticcio. Il bene maggiore per noi insegnanti è la libertà d’insegnamento e l’autonomia differenziata costituisce un pericolo per questa libertà perché rende il politico goloso di intervenire sulla scuola e anche sui programmi scolastici. Non dimentichiamo che viviamo in un ordinamento giuridico che garantisce il valore legale del titolo di studio e quindi una eccessiva dispersione dei programmi tra le varie Regioni fa cadere anche questo valore. C’è un pericolo politico importante, avere in mano le scuole, può accentuare le differenze che potrebbe portare alla disgregazione della nostra unità nazionale. Quando si creano, attraverso la scuola, delle identità esasperate si rischia il disfacimento dell’unità nazionale.

 

L’altro rischio è quello di aumentare le differenze, purtroppo la scuola italiana si porta dietro un fardello storico di differenze, soprattutto tra Nord e Sud, che la politica in tutti questi anni non è riuscita a colmare. Soprattutto quando parliamo di scuola dell’obbligo, ma perché un bambino di Caltanissetta non deve avere le stesse opportunità di un bambino di Trieste, questa è una cosa che grida vendetta e con l’autonomia differenziata questa situazione rischia di acuirsi notevolmente, oltre al rischio dello spreco di risorse. Noi abbiamo condotto uno studio sull’edilizia scolastica, abbiamo trovato delle sacche scandalose di spreco, attraverso le scuole date in affitto dagli enti locali nonostante gli stanziamenti periodici dei governi sull’edilizia scolastica.

19/07/2024

PROROGA istanza di “ottimizzazione” COE Scuole Secondarie di I e II grado

L'USP di Benevento comunica che i docenti titolari su cattedra orario esterna  potranno presentare istanza di “ottimizzazione” della cattedra agli UAT di titolarità   entro il 25 luglio pv. E’ fatta salva la validità delle istanze già presentate.

19/07/2024

Mobilità dirigenti Scolastici Campania 2024-25

L’Usr Campania ha reso note le assegnazioni dei DS per il 2024-25

https://www.miur.gov.it/web/miur-usr-campania/-/decreto-mobilita-regionale-dirigenti-scolastici-24-25-usr-per-la-campania

 

Ai Dirigenti scolastici  è affidato l’incarico dirigenziale indicato a fianco di ciascuno a decorrere dal 1° settembre 2024.

L’ Ufficio scolastico regionale provvederà all’adozione dei conseguenti provvedimenti di incarico ed alla stipula dei correlati contratti individuali di lavoro per i singoli dirigenti scolastici.

I Dirigenti scolastici interessati dalla variazione di incarico dovranno comunicare l’avvenuta assunzione in servizio nella nuova sede a questo Ufficio all’indirizzo drca.ufficio5@istruzione.it ed alla Ragioneria dello Stato competente per territorio.

Avverso il  provvedimento è ammesso ricorso al Giudice Ordinario in funzione di Giudice del lavoro, ai sensi dell’art. 63 del decreto legislativo n. 165/2001.

17/07/2024

mobilità regionale dirigenti scolastici 24-25- Usr per la Campania

15/07/2024

RICONOSCIMENTO ANNO 2013

RICONOSCIMENTO ANNO 2013

 

Pervengono alla nostra struttura sindacale continue richieste di chiarimento in merito alla possibilità di avviare un’azione legale finalizzata al riconoscimento del diritto al recupero dell’anno 2013, quale anno utile ai fini della progressione di carriera. La questione è sicuramente  la piu’  sentita e dibattuta dal personale scolastico nell’ultimo decennio, per la  palese iniquità ed ingiustizia delle disposizioni normative che hanno imposto questo “blocco” dell’anzianità ai fini stipendiali.

Di recente, dopo numerose azioni legali sia in primo grado che in appello, finora tutte di rigetto, la Corte di  Cassazione si è finalmente pronunciata favorevolmente, rendendo piu’ agevole il percorso teso al recupero dell’anno 2013. Per essere piu’ precisi, la Cassazione ha sentenziato che nella formulazione della legge che aveva introdotto il blocco del 2013 non era stata inserita alcuna finestra temporale di applicazione del blocco. Da un punto di vista costituzionale, però, non è possibile che una norma eccezionale quale il blocco di carriera possa essere applicata a tempo indeterminato. I giudici della Cassazione  si sono, pertanto, espressi in maniera favorevole al recupero del 2013 ai SOLI FINI GIURIDICI: in altri termini, in virtu’ di questa pronuncia, si potrà, plausibilmente, RICHIEDERE UNA NUOVA RICOSTRUZIONE DI CARRIERA con il conseguente anticipo di un anno del gradone successivo e  con gli evidenti vantaggi economici connessi, specialmente per chi si trova ad inizio carriera.

 

Tale situazione, in continua evoluzione, è attentamente monitorata dalla GILDA DEGLI INSEGNANTI che continuerà,  innanzitutto, ad  impegnarsi a tutti i livelli per ottenere il riconoscimento giuridico dell’anno 2013 per via contrattuale, affinché venga riconosciuto questo diritto a tutto il personale scolastico senza ulteriori oneri o disagi.  Nel contempo, però, sta anche predisponendo tutte le azioni giuridiche necessarie per garantire agli iscritti la tutela dei propri diritti.

 

Allo stato il riconoscimento del 2013  non è, quindi, automatico ma occorre la proposizione di un’azione legale  presso il Giudice del Lavoro competente territorialmente.

 

Ciò premesso, la GILDA DEGLI INSEGNANTI di Benevento comunica che intende promuovere una specifica azione legale al fine  di ottenere il riconoscimento giuridico dell’anno 2013, e che  provvederà ad attivare,  a partire dal mese di settembre, mediante il proprio Ufficio legale, i ricorsi necessari per ottenerne il riconoscimento ai fini della ricostruzione della carriera e della sua progressione.

A tal fine si precisa fin d’ora che i ricorsi saranno riservati soltanto agli ISCRITTI che aderiranno esplicitamente a questa iniziativa legale.

 

Con una successiva mail invieremo la richiesta di adesione al ricorso e sarete poi contattati dai nostri consulenti per l’avvio della vertenza.

 

Precisiamo infine che, diversamente da quanto affermato da altre organizzazioni sindacali, per motivazioni facilmente intuibili, considerato che il riconoscimento giuridico dell’anno 2013 avrebbe effetti sulla progressione di carriera, al momento, non è necessario inviare alcuna specifica diffida per interrompere la prescrizione, in quanto trattandosi di “valorizzazione” di un diritto già acquisito ed esistente (adeguamento della ricostruzione di carriera già in essere) tale azione non soggiace ad alcun termine  di prescrizione ed è, di conseguenza, sempre possibile attivarsi per il suo riconoscimento.

 

Benevento 12/07/2024

12/07/2024